Jean-Pierre Frésafond

Compleanno:
03/14/1936
Luogo di nascita:
Montfavet, Vaucluse, France:
Biografia:
Jean-Pierre Frésafond, nato nel 1936 a Montfavet, nel Vaucluse, scopre l'alpinismo dopo il suo ritorno dalla guerra d'Algeria. Iniziò la sua carriera alpinistica all'età di 25 anni, dopo aver lasciato l'azienda agricola di famiglia per diventare rappresentante industriale. Fin da giovane si distinse su grandi itinerari come lo Sperone Walker alle Grandes Jorasses e le Tre Cime di Lavaredo nelle Dolomiti. Nel 1967 si unì all'High Mountain Group (GHM), che gli aprì le porte alle spedizioni internazionali: scalò nel Caucaso iraniano, nell'Hindu Kush, sulle Ande e nel 1972 partecipò a una spedizione sul Gurja Himal in Nepal. Nel 1975 entrò nella storia dell'alpinismo francese guidando la spedizione di Lione che completò con successo la seconda ascensione del Gasherbrum II (8.035 m), la prima vetta oltre gli 8.000 metri per una spedizione di Lione. Nonostante la scomparsa di Bernard Villaret durante la spedizione, Yannick Seigneur e Marc Batard aprirono la cresta sud e raggiunsero la vetta sotto la sua direzione. Frésafond racconta questa avventura nella sua opera Expedition to Gasherbrum 2, Lyon premier 8000 (1977). Nel 1979 guidò una nuova spedizione nazionale al Nanga Parbat, fermandosi a 7.000 metri sulla cresta del Mazenod, un'esperienza che avrebbe raccontato in La vendetta dell'Himalaya (1980). Nel 1984 divenne presidente del GHM e l'anno successivo organizzò una spedizione sul K2. È inoltre presidente della sezione di Lione del Club Alpino Francese e fa parte del comitato direttivo della Federazione Francese di Alpinismo e Arrampicata (FFME), essendo stato coinvolto per un decennio negli organi direttivi dell'alpinismo francese. Jean-Pierre Frésafond ha scritto diversi libri, incentrati principalmente sulle sue spedizioni in alta montagna e sulle sue riflessioni spirituali. Tra le sue opere più note troviamo: Expédition Au Gasherbrum II, Lyon premier 8000 (1966), resoconto della storica spedizione al Gasherbrum II, che fu al tempo stesso tragica e vittoriosa. La vendetta dell'Himalaya (1980), che racconta la sua esperienza durante la spedizione al Nanga Parbat. Ha pubblicato anche opere su argomenti più spirituali, in particolare sul padre gesuita Teilhard de Chardin, per il quale ha creato un'associazione a Lione e di cui è stato presidente fino al 2015: L'Abbe N'Avait Pas Le Droit De Parler Comme Cela... con prefazione di Yves Peysson (2000). L'abate non aveva il diritto di parlare in quel modo... Teilhard De Chardin Incontro con i non credenti (2007). L'Islam spiegato agli altri credenti, prefazione di Dalil Boubakeur (2015). Questi titoli illustrano il suo duplice impegno di alpinista e pensatore, mescolando avventure himalayane con interrogativi filosofici, etici e umanistici. Jean-Pierre Frésafond era noto anche per la sua generosità e per la sua capacità di dare una possibilità ai giovani alpinisti, come Marc Batard. Morì il 4 maggio 2023 all'età di 87 anni, lasciando dietro di sé l'immagine di un grande organizzatore di spedizioni, di uno scalatore himalayano, di una figura di spicco dell'alpinismo lionese e francese e di uno scrittore impegnato.