Jean-Jacques Deluz

Compleanno:
04/08/1930
Luogo di nascita:
Lausanne, Vaud, Switzerland:
Biografia:
Jean-Jacques Deluz, nato l'8 aprile 1930 a Losanna e morto il 30 aprile 2009 ad Algeri, è un architetto e urbanista svizzero. Si stabilì ad Algeri nel 1956, dove visse e lavorò fino alla sua morte, avvenuta nel 2009, dove fu sepolto. Attraverso la sua opera – i suoi edifici, i suoi scritti e il suo insegnamento – è una delle figure più importanti dell’architettura moderna algerina. Jean-Jacques Deluz, nato nel 1930 a Losanna, arrivò ad Algeri quasi per caso a metà degli anni Cinquanta. Al suo arrivo nel 1956, il giovane architetto svizzero entrò nello studio degli architetti Alexis Daure e Henry Béri, prima di collaborare alla pianificazione urbana con Gérald Hanning presso l'Agenzia di pianificazione di Algeri, di cui assunse la direzione nel 1959. Con una solida formazione e una forte presenza nell'élite modernista algerina, accanto a Louis Miquel, Marc Emery, Roland Simounet e altre figure dell'architettura, dopo l'indipendenza aprì il proprio studio di architettura. Nel 1964 iniziò la carriera di insegnante che durò fino al 1988, formando generazioni di studenti nell'architettura classica e moderna e trasmettendo loro una visione acuta della città. Architetto e urbanista, Deluz privilegia un approccio sobrio ed esigente, che coniuga il rispetto dei luoghi, dei territori e dei paesaggi. Fedele agli insegnamenti di Fernand Pouillon, rifiuta i gesti ostentati. Tra i suoi successi si annoverano l'ampliamento della Scuola Politecnica di Architettura e Urbanistica e, in seguito, il nuovo progetto urbano di Sidi Abdellah, che resterà molto caro al suo cuore. La Scuola di Architettura di Algeri fu originariamente un progetto ideato dall'architetto Oscar Niemeyer. Per far fronte al numero sempre crescente di studenti, negli anni '80, all'architetto e docente Jean-Jacques Deluz viene affidato il progetto di ampliamento della Facoltà di Architettura. Pur rispettando la continuità della disposizione d'insieme, Deluz ottimizza lo spazio e i costi del progetto contrapponendo i volumi allungati e fluidi disegnati dall'architetto brasiliano al rigore di una griglia e sovrapponendo semplici volumi cubici che obbediscono a una visione razionalista. Dopo numerosi successi in Algeria, nel mezzo del caos del decennio nero del 1993, Deluz fu costretto a lasciare l'Algeria, dopo un'ultima visita in loco a Costantina. Nel 1997 è tornato: ha collaborato con il Governatorato della Grande Algeri e ha progettato la nuova città di Sidi Abdellah. Dipinge quando l'architettura "gli lascia respirare": "la mia pittura è confidenziale", confida. Algeri, vero filo conduttore della sua vita, diventa l'argomento dei suoi scritti. Gli ha dedicato due opere importanti: Urbanistica e architettura di Algeri (1988) e Cronaca urbana di Algeri (2001). Dopo essere stato a lungo malato, Jean-Jacques Deluz ha continuato a leggere, scrivere, dipingere e lavorare con la sua compagna, la fotografa Magda Taroni. Fedele al suo credo umanista, scrisse: "Nelle condizioni scoraggianti, nulla è più urgente per l'uomo della poesia". Negli ultimi mesi ha lavorato senza sosta alla correzione delle bozze della sua opera di prossima uscita, Le Tout Et Le Fragment, raccogliendo i suoi scritti professionali dal suo arrivo ad Algeri. Jean-Jacques Deluz è morto giovedì 30 aprile 2009 ed è stato sepolto il 2 maggio 2009 nel cimitero El Alia di Algeri.