Jean-Claude Droyer

Compleanno:
01/01/1947
Luogo di nascita:
Paris, Ile-de-France, France:
Biografia:
Jean-Claude Droyer, nato nel 1947, è uno scalatore e alpinista, guida di alta montagna ed ex membro del Groupe de Haute Montagne (GHM). Pioniere dell'arrampicata libera in Francia, si formò presso le scuole di arrampicata di Fontainebleau e Saussois e si distinse nel 1965 scalando in solitaria la via Pentecôte a Glandasse. Dal 1974 in poi divenne il portavoce dell'arrampicata libera e dell'etica anglosassone, attirandosi una certa inimicizia per i suoi metodi a volte "forti" (sganciare le vie senza consultarsi). Al ritorno da un viaggio (incontro organizzato dal British Mounterring Council nel 1973), in cui aveva scalato in Galles in compagnia di scalatori britannici, si rese conto che dall'altra parte della Manica il Super Gratton riscuoteva un successo unanime. In Francia, l'arrampicata si pratica ancora con le grandi suole Vibram dentate, mentre le scarpette da arrampicata in gomma liscia si usano solo a Fontainebleau. Jean Claude Droyer, grande sostenitore dell'arrampicata libera, creò l'evento nel 1975 scalando la Torre Montparnasse, appena costruita. Per vincere questa sfida porta con sé un paio di Super Grattons. La scarpa gli offrì tutta la presa necessaria per scalare la Torre Montparnasse insieme al suo compagno di scalata e le foto dell'impresa fecero il giro del mondo. Dopo gli attacchi di Jean-Claude Droyer, Laurent Jacob e Jean-Pierre Bouvier, la fine degli anni Settanta segna una svolta nell'arrampicata sulle falesie del Saussois. L'obiettivo è quindi quello di liberare le vie artificiali arrampicando con un minimo di protezione, rimuovendo i chiodi. Altri chiodi a protezione delle cascate vengono invece conservati e sigillati con malta, e le vie artificiali classiche vengono progressivamente perfezionate e liberate. Sorsero delle divergenze con gli alpinisti – soprannominati randonno-pitonneurs – che volevano conservare i chiodi per il cavachiodi e l'attrezzatura originale. Ma i difensori del software libero, guidati da Jean-Claude Droyer, sono tenaci e restano fermi. Droyer non perse tempo a liberare vecchie vie artificiali, prima in falesia, aprendo il primo 6b nel 1976, poi il primo 6c e il primo 7a francese a Saussois nel 1977, e in montagna: nel 1971, prima solitaria della Directe Américaine sulla parete ovest del Drus, parete est del Grand Capucin dove fu costretto a lasciare nove punti di artificiale (1977), pareti nord della Cima Grande (1978) e della Cima Ouest (1979). In seguito si dedicò sempre più all'arrampicata sulle scogliere. Nel 1980 entra a far parte del team del produttore di scarpette da arrampicata EB in qualità di consulente tecnico per lo sviluppo di nuove scarpette da arrampicata e nel 1982, con il suo aiuto tecnico, viene lanciato un secondo prodotto leggendario, la scarpetta Maestria, il cui successo deriva dalla sua nuova suola da 7 mm di spessore, per la prima volta in gomma resina. Nel 1986 pubblica il libro Climbing, le più belle falesie dell'Europa occidentale, edito da Denoël.