Jean-Pierre Bouvier

Compleanno:
05/06/1957
Luogo di nascita:
Taverny, France:
Biografia:
Jean-Pierre Bouvier, nato il 6 maggio 1957 a Taverny, è un arrampicatore francese e pioniere dell'arrampicata libera. Soprannominato "La Mosca" per le sue piccole dimensioni (1,62 m / 48 kg), è uno di coloro che hanno lanciato l'arrampicata libera e sportiva in Francia, proponendo spesso percorsi semplicemente eccezionali, bellissimi e persino piacevoli da scalare. È anche uno dei primissimi istruttori di arrampicata. A Bleau e in falesia, ha completato numerose vie estreme in tutto il mondo, di cui solo una manciata sono state ripetute. JPB ha iniziato ad arrampicare a Mortain all'età di 14 anni, ha praticato l'alpinismo per alcuni anni e in seguito ha partecipato allo sviluppo dell'arrampicata libera. Successivamente, trascorse diversi viaggi in Inghilterra praticando il Trad (arrampicata su roccia con i dadi) e divenne famoso nel 1981 quando aprì Chimpanzodrome, la prima falesia di 7c+ nel nord del Saussois (a sud, Patrick Berhault aveva aperto la prima linea francese di questo grado con La Haine nel novembre 1981 a La Loubière, La Turbie, Monaco). All'inizio degli anni '90, Mouche aprì nuove vie nel Saussois, come Marchand De Cailloux, Issoumission (8c) e Festin De Pierre (8c+/9a), prima di liberare una superba linea sulla roccia sopra la locanda: Le Tigre Bleu. Questa via da sola è una storia a sé, poiché fu Lucien Bérardini, un altro Bleausard, ad aver individuato questo passaggio negli anni '60. Fece quindi una scommessa un po' folle e promise un bonus di 2.000 franchi a chiunque avesse liberato questa improbabile linea. La via era stata originariamente proposta per l'8c+/9a, ma alcune prese rotte e furti sembrano averne influenzato il grado. A Bleau, fin dagli anni '80, Jean-Pierre Bouvier è il maestro delle traversate! Con il suo compagno Christophe Laumône, ha aperto numerose vie orizzontali, in particolare a Buthiers, che hanno trasformato in un vero e proprio laboratorio di tecnica (senza esitare a incidere o incollare), alcune delle quali sono delle vere meraviglie. E con il passare degli anni, le traversate di Jean-Pierre Bouvier diventano più difficili.